Cosa ci fa lo scienziato nucleare Niels Bohr alla Biennale di Venezia?

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Il Padiglione Danimarca alla 14. Mostra Internazionale di Architettura – la Biennale di Venezia
7 Giugno – 23 Novembre

Cosa hanno in comune le farfalle, la meccanica quantistica, la poesia e il terriccio con l'architettura?  Nel Padiglione Danimarca siete invitati a percepire, meravigliarvi, essere curiosi e riflettere, quando sentirete l'odore del terriccio, leggerete la lettera di Niels Bohr indirizzata a Einstein, sentirete il suono della poesia e vi lascerete solleticare i piedi dagli aghi di pino. Il padiglione reintroduce la forza dimenticata dell'estetica come complemento della razionalità, ritenendo che queste due forze insieme formino le fondamenta del nostro processo decisionale futuro.

Bohr e Einstein hanno discusso, quasi un secolo fa,  la complementarità della meccanica quantistica. Oggi Stig L. Andersson, architetto del paesaggio danese e curatore del Padiglione Danimarca, ritiene che l'approccio filosofico estetico di Bohr – e la modernità dimenticata che questo rappresenta – sia essenziale al nostro percorso comune verso un futuro sostenibile. Il Padiglione Danimarca reintroduce la forza dimenticata dell'estetica come complemento alla razionalità.

Una modernità dimenticata incontra il futuro
Il curatore della 14.  Mostra Internazionale della Biennale di Architettura Rem Koolhaas ha chiesto ai Padiglioni delle varie nazioni di seguire  l'eredità  del secolo scorso. Inventando lo stato assistenziale nordico, la Danimarca ha assegnato all'architettura un ruolo cruciale nella progettazione e nella realizzazione ossessiva, fin nei minimi dettagli, dell'ambientazione fisica per uno stile di vita moderno, urbano e democratico del ventesimo secolo. Tuttavia oggi questa autentica integrazione di architettura e cultura assistenziale non può più essere data per scontata. Dobbiamo ripensare il nostro futuro comune, richiamare in gioco  le qualità estetiche della modernità e lasciarle intrecciare con  il dominante approccio razionalista.

Il  Danish Architecture Center,  in qualità di commissario, ha chiesto all'architetto del paesaggio danese di fama internazionale Stig L. Andersson di curare il Padiglione Danimarca.

“La mostra di Stig L. Andersson, unica, poetica e stimolante, vi invita ad esplorare la cultura architettonica danese del secolo scorso e le sue aspirazioni globali per il ventunesimo secolo”. Il Commissario Kent Martinussen, Amministratore Delegato, Danish Architecture Centre.

Farfalle e poesia
Nel Padiglione Danimarca siete invitati a percepire, meravigliarvi, essere curiosi e riflettere, quando sentirete l'odore del terriccio, leggerete la lettera di Niels Bohr indirizzata a Einstein, sentirete il suono della poesia e vi lascerete solleticare i piedi dagli aghi di pino.

La mostra 'Empowerment of Aesthetics’ (la forza dell'estetica) insiste su una nuova sensuale e sostenibile simbiosi tra razionalità ed estetica – tra architettura e natura. Rappresenta una riflessione sui fondamentali della società danese moderna, emersa nella metà del diciannovesimo secolo, quel breve arco di tempo dopo la fine del Romaticismo, ma prima della completa affermazione dello stato assistenziale danese, periodo nel quale l'interazione poetica tra architettura, letteratura, arte, natura e scienza ha liberato un'energia senza precedenti ed  una fiducia in una società dinamica sino allora  mai vista in Danimarca o altrove.

“La mia ambizione e' rappresentare la correlazione tra le parti dimenticate, represse o nascoste della  modernità dinamica danese. Non solo nella storia dell'architettura, ma anche nella scienza, nell'arte e nella poesia.” Stig L. Andersson, curatore, professore, ed architetto del paesaggio.

Visione di insieme
Il Padiglione Danimarca fa parte di un progetto più ampio che discute il futuro della Danimarca. Il progetto di un grande scenario considera sia la razionalità che l'estetica come forze cruciali nella creazione delle nostre città e vite future. Come vivremo in Danimarca nel 2050? Quali sono le sfide ed i dilemmi sul nostro cammino? Come possono le città, i politici, ed ognuno di noi partecipare e navigare nel processo decisionale riguardo il nostro percorso comune verso un futuro sostenibile? Questi sono alcune delle problematiche che il progetto 'DK2050' vuole trattare. Potete avere maggiori informazioni riguardo il progetto 'DK2050' sul sito www.dac.dk/dk2050

Il contributo danese alla 14. Mostra Internazionale di Architettura – la Biennale di Venezia ha il patrocinio di: il Ministero della Cultura della Danimarca, Realdania, la Danish Arts Foundation, la Dreyer Foundation, Danmarks Nationalbanks Jubilæumsfond af 1968, OSRAM, SpektraLED, New Mat, alluVial International, Egen Vinding & Datter, Bark House, Sibelco Denmark, Niels Bohr Arkivet, il Museo Jorn, Mariebjerg Kirkegaard, il Museo Thorvaldsens, KØS, Carsten Hoff, iGuzzini, Lokalhistorisk Arkiv i Gentofte, G.N. Brandts Haves Venner.

Per ulteriori informazioni si prega di contattare: Nanna Sverrild, addetto stampa, tel. +45 2045 5011, email: ns@dac.dk

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