Per ingranaggi sani
LIQUI MOLY introduce due oli per trasmissioni studiati appositamente per le auto d'epoca
Novembre 2017 – Per assicurare un’interazione possibilmente senza attrito all’interno delle trasmissioni ci vuole l’olio giusto. Dato che gli oli studiati per le trasmissioni dei veicoli moderni possono causare “mal di denti” agli ingranaggi delle auto d’epoca, hanno bisogno di lubrificanti speciali. I due nuovi oli Classic per trasmissioni dello specialista tedesco di oli e additivi LIQUI MOLY, disponibili con i gradi di viscosità SAE 90 e SAE 140, corrispondono a tali esigenze.
Così come i moderni oli per motore sono fuori posto nelle auto d'epoca, anche gli oli per trasmissioni moderne vanno usati esclusivamente nei veicoli moderni. Infatti, gli oli di nuova generazione di regola sono troppo fluidi per le trasmissioni di vecchia data. In più la compatibilità con i vari materiali gioca un ruolo importante: infatti, nelle trasmissioni delle auto d'epoca, in particolare quelle costruite prima del 1950, venivano ancora utilizzati metalli non ferrosi come il bronzo, i metalli bianchi e le leghe. Non tollerano gli additivi contenuti negli oli per le trasmissioni moderne. “Attaccano i metalli. Inoltre, il grado di additivazione degli oli rientranti nelle classi API GL 5 e 4 è semplicemente sovradimensionato per quanto riguarda le auto d’epoca”, spiega Oliver Kuhn. Kuhn è il vicedirettore del laboratorio LIQUI MOLY per lubrificanti.
La classificazione degli oli per trasmissioni si basa sull’American Petroleum Institute (API) e va dalla classe API GL 1 alla API GL 5. In poche parole: più alto è il numero, più moderno è l'olio e più elevato è il grado di additivazione. “In passato, il cambio di velocità e il differenziale erano unità separate e quindi anche le proprietà per il rispettivo olio erano ben definite”, spiega Oliver Kuhn. I oli per trasmissioni erano progettati principalmente in base al loro comportamento rispetto agli anelli sincronizzatori e i loro oli contenevano quindi meno additivi, ovvero additivi “più dolci”. Dato che le pressioni prevalenti nei differenziali erano nettamente maggiori, anche il grado di additivazione dei rispettivi lubrificanti di conseguenza era più alto.
Ora sembrerebbe logico ricorrere semplicemente alle vecchie formulazioni degli oli lubrificanti di allora. Ma l’esperto lo sconsiglia: “Questi lubrificanti non corrispondono più allo stato attuale delle conoscenze. A loro volta, non contengo più una quantità adeguata di additivi”, spiega il tecnico esperto. Gli oli LIQUI MOLY Classic SAE 90 e SAE 140 colmano questa lacuna con pacchetti di additivi adattati specificamente alle esigenze delle trasmissioni storiche. “I nostri nuovi lubrificanti per trasmissioni combinano il know-how attuale con la comprensione delle esigenze dei veicoli storici.”
Siccome le auto d’epoca si muovono quasi esclusivamente in estate, entrambi gli oli sono stati impostati con una viscosità leggermente più densa, adattando gli oli base all’età dei veicoli.
Mentre l’olio Classic SAE 140 è adatto sia ai cambi di velocità di veicoli storici, sia ai differenziali sottoposti a carichi ridotti, quello SAE 90 invece deve essere impiegato esclusivamente nei cambi di velocità. LIQUI MOLY consiglia entrambi i lubrificanti per veicoli, ovvero propulsori per i quali sono richiesti le seguenti specifiche o numeri di ricambio originale: API GL1, API GL 2, API GL 3. Entrambi i lubrificanti Classic sono disponibili in confezioni da 1 litro.
Peter Szarafinski
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LIQUI MOLY
Con circa 4000 articoli, LIQUI MOLY propone una gamma vastissima di prodotti chimici automotive unica al mondo: oli motore e additivi, grassi e paste, spray e prodotti per la cura dell'auto, incollanti e sigillanti. Nata nel 1957, LIQUI MOLY sviluppa e produce i propri prodotti esclusivamente in Germania. Sul mercato tedesco risulta leader incontestato nel settore degli additivi e viene scelta sempre più spesso come migliore marca di olio. L'azienda diretta dal titolare Ernst Prost vende i propri prodotti in più di 120 Paesi e ha realizzato nel 2016 un fatturato di 489 milioni di Euro.