Rilasciata senza accuse flotta che pescava squali a Timor Est

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6 Luglio 2018

La flotta di 15 pescherecci industriali che nel settembre del 2017 era stata arrestata con l’accusa di pescare squali dalle autorità di Timor Est, con l’assistenza dell’organizzazione per la conservazione marina Sea Shepherd, è stata rilasciata senza accuse.

Il 9 settembre 2017 la M/V Ocean Warrior di Sea Shepherd ha dato sostegno alla Polizia Nazionale di Timor Est (Policia Nacional de Timor Leste - PNTL) durante un’ispezione all’alba della flotta Fu Yuan Yu, composta da 15 pescherecci di proprietà della compagnia cinese Hong Long Company, che conduceva le sue attività nel Sud-Est asiatico all’interno delle acque di Timor Est. La flotta, che era già stata espulsa dall’Indonesia per pesca illegale, aveva ottenuto dal precedente Ministro della Pesca Estanislau da Silva un permesso valido 12 mesi per pescare all’interno delle acque nazionali di Timor Est per la modica cifra di 312.450 dollari.

La PNTL ha agito a seguito delle prove condivise da Sea Shepherd che la flotta stava pescando squali indiscriminatamente all’interno delle acque nazionali meridionali dell’isola. “E’ stato molto incoraggiante vedere le autorità disposte a fare qualche sforzo in più del dovuto per cercare giustizia per il loro paese,” ha dichiarato Gary Stokes, che dirigeva la campagna di Sea Shepherd a Timor Est.

Gli ufficiali della PNTL sono stati accompagnati a bordo di diversi pescherecci in gruppi di quattro. Una volta a bordo e garantita la sicurezza, la PNTL ha portato a bordo l’equipaggio di Sea Shepherd per documentare le ispezioni, fornire assistenza durante il controllo delle celle frigorifere e dei registri di bordo, nonché per fornire servizi di traduzione per gli ufficiali cinesi a bordo.

Le celle frigorifere dei pescherecci erano piene di squali -- Sea Shepherd stima che vi fossero tra i 10.000 e i 15.000 squali in ciascun peschereccio -- e assai poco d’altro. Membri dell’equipaggio hanno confermato che appena due mesi prima c’era stato un trasbordo (trasferimento del carico da un’imbarcazione all’altra) molto probabilmente illegale. Questo implica che l’intera flotta avrebbe potuto pescare di media circa 93.750 squali al mese. Il trasbordo in mare, in particolare, è proibito dalla legge a Timor Est.

Le leggi di Timor Est proibiscono inoltre molto chiaramente la pesca di qualsiasi squalo elencato dalla CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione). Nello specifico, pur non essendo Timor Est un paese aderente alla CITES, le sue leggi per la protezione delle specie minacciate includono tutte le specie selvatiche elencate dalla CITES. Per di più le licenze rilasciate ai pescherecci della Fu Yuan Yu facevano espressamente riferimento a questa legge e includevano un’appendice che segnalava (con tanto di fotografie a colori) le specie di squali di cui è vietata la pesca. Nel corso delle ispezioni della PNTL gli ufficiali cinesi avevano dichiarato di non avere a bordo squali di cui era vietata la pesca e di non aver infranto alcuna legge.

Nonostante il Direttore Generale della Pesca di Timor Est Acacio Guterres affermasse sul Timor Post che “la Hong Long Company non pesca specie protette di squali,” la PNTL ha di fatto trovato a bordo dei pescherecci degli squali martello, presenti nell’elenco della CITES. Dopo aver lavorato per molte ore a -27° nelle stive delle navi, i determinati ufficiali della PNTL hanno trovato i corpi degli squali martello a rischio nascosti al centro di un imponente ammasso di squali congelati, con le iconiche parti della testa tagliate per sfuggire all’identificazione.

Fotografie di queste prove erano incluse nel rapporto completo della PNTL al Pubblico Ministero di Baucau. Qualsiasi reclamo che dichiari che questi squali protetti non sarebbero stati pescati a Timor Est contraddirebbe i tracciati del GPS della flotta che mostrano che i pescherecci della Fu Yuan Yu non sono mai usciti dalle acque di Timor Est.

“Le attività di pesca commerciale senza scrupoli di stranieri a Timor Est devono essere fermate. Dobbiamo proteggere le nostre risorse naturali, è un’indecenza.” - Dr Jose Ramos Horta, Ex Presidente/Primo Ministro di Timor Est e vincitore di un Premio Nobel per la Pace.

La flotta di 15 imbarcazioni è stata sottoposta a fermo nella baia nei pressi della capitale Dili, dov’è rimasta suddivisa in 3 gruppi da 5 navi ad aspettare il procedimento giudiziario per nove mesi. Tuttavia verso la fine di maggio del 2018 è stato permesso alla flotta di tornare in Cina per manutenzione a seguito del pagamento di una cauzione relativamente bassa di 100.000 dollari. Nonostante i pescherecci alla fine siano stati rilasciati è importante notare che, poiché alla flotta è stato proibito di pescare durante il lungo sequestro, circa 843.750 squali sono stati salvati.

Dopo che la flotta ha abbandonato le acque di Timor Est, l’Ufficio del Pubblico Ministero ha dichiarato la flotta “non colpevole” di aver infranto alcuna legge. Estanislau da Silva, che nei prossimi mesi verrà sostituito dal nuovo governo recentemente eletto, ha dichiarato che se la flotta desiderasse ritornare a pescare nelle acque di Timor Est dovrebbe solamente rinnovare la propria licenza.

“Sea Shepherd consiglia al nuovo governo di Timor Est di condurre un’approfondita indagine interna e di investigare le finanze personali e le azioni del precedente Ministro della Pesca Estanislau da Silva e del Direttore Generale della Pesca Acacio Guterres fino alla decisione della corte,” ha dichiarato Stokes. “Sea Shepherd vorrebbe anche riconoscere il lavoro del Comandante Jorge Monteiro, di Angelo Quelo e del suo team della PNTL che hanno dimostrato di non volere nient’altro che giustizia, ordine e rispetto della legge. Il Ministro da Silva ha reso vano tutto ciò calpestando la loro professionalità. E’ un giorno triste per la giustizia e per il rispetto della legge, ma ancor più triste per i cittadini di Timor Est che meritano di meglio.”

“Sea Shepherd recommends that the new government of Timor Leste conduct a full internal audit and investigation into the personal finances and actions of the former Minister of Fisheries Estanislau da Silva and the Director General of Fisheries Acacio Guterres leading up to the court ruling,” says Stokes. “Sea Shepherd would also like to personally acknowledge the work of Kommandant Jorge Monteiro, Angelo Quelo and his team of PNTL who showed that they wanted nothing but justice and law and order. Minister da Silva tainted this by overpowering their professional work. A sad day for justice and law enforcement, but a sadder day for the people of Timor Leste who deserve better.”

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Maggiori informazioni sulla Campagna di Sea Shepherd per la Difesa degli Squali, Operazione Apex Harmony - Timor Est: https://www.seashepherdglobal.org/our-campaigns/operation-apex-harmony-timor-leste/

Per maggiori informazioni o richieste di interviste, contattare:

Gary Stokes
Coordinatore, Sea Shepherd Asia
Email: gary@seashepherdglobal.org

Heather Stimmler
Coordinatore Media di Sea Shepherd Global
Email: media@seashepherdglobal.org
Tel: +339 7719 7742

Didascalie delle foto:  

180704 OTL Gli squali documentati durante l’abbordaggio

180704 OTL Squali martello con parti della testa tagliate

180704 OTL Squali martello 2    

180704 OTL Gary Stokes con la PNTL  

180704 OTL Squali martello 3  

180704 OTL Squali martello smerlati trovati dalla PNTL sulla Fu Yuan Yu

Sea Shepherd Global

Sea Shepherd è un movimento internazionale senza scopo di lucro che usa tattiche innovative appartenenti all'ambito dell'azione diretta, al fine di difendere,conservare e proteggere gli oceani del mondo e la vita marina. Fondata  da Paul Watson nel 1977, oggi Sea Shepherd è un movimento mondiale con entità nazionali indipendenti in più di 20 Paesi. Con l’eccezione di Sea Shepherd Conservation Society (SSCS) negli Stati Uniti sono uniti da una comune missione attraverso Sea Shepherd Global, avente sede ad Amsterdam, che coordina comunicazioni,logistica e una flotta di cinque navi che cooperano in campagne in tutto il mondo. Sea Shepherd investiga e documenta violazioni delle leggi nazionali e internazionali inerenti la conservazione e fa rispettare le misure di conservazione laddove sussiste l'autorità legale.

Per ulteriori informazioni visitate il sito: http://www.seashepherdglobal.org

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