Termina con l'arresto il lungo inseguimento dei bracconieri di merluzzo in Indonesia

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11 aprile 2018

La mattina del 6 aprile, una nave della Marina indonesiana ha intercettato la F/V STS-50, una nave apolide impiegata nella pesca illegale di merluzzo che era sfuggita alla custodia da Maputo Bay, in Mozambico, in data 17 marzo. L'arresto segna la fine di un incredibile inseguimento nell'Oceano Indiano durato tre settimane, durante il quale gli sforzi coordinati di Fish-i Africa, il Project Scale dell'Interpol, i Fusion Centers in Madagascar e Singapore, Sea Shepherd, la Repubblica Unita di Tanzania, e la Repubblica di Indonesia, hanno finalmente consegnato questo famigerato bracconiere alla giustizia.

La F/V STS-50, una nota nave bracconiera di merluzzo dell'Antartide e austromerluzzo della Patagonia, è stata sottoposta a fermo nella Repubblica del Mozambico dopo aver presentato alle autorità certificati di registrazione falsificati, dichiarando fraudolentemente di battere bandiera della Repubblica Togolese. Gli ispettori hanno scoperto 600 reti da imbrocco a bordo, attrezzi da pesca vietati dalla Convenzione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide (CCAMLR).

Già inserita nella lista nera della CCAMLR nel 2016 e sottoposta a un avviso viola (Purple Notice) per pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) da parte dell'Interpol, la F/V STS-50 è meglio conosciuta con i suoi precedenti nomi 'Ayda', 'Sea Breez 1' e 'Andrey Dolgov'.

Dopo essere evasa dalla custodia cautelare, il Mozambico ha richiesto assistenza a tutti i paesi membri di Fish-i Africa per ottenere aiuto nella cattura della nave fuggiasca. Fish-i Africa è una collaborazione di otto paesi dell'Africa orientale – tra cui Comore, Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Seychelles e Somalia – che promuove lo scambio di informazioni e la cooperazione regionale per combattere la pesca INN.

La nave di Sea Shepherd, M/Y Ocean Warrior, attualmente in Tanzania impegnata nel pattugliamento contro la pesca INN, con a bordo le forze dell'ordine della Deep Sea Fishing Authority, della Marina tanzaniana e del Multi-Agency Task Team (MATT), è stata incaricata dal MATT di intercettare la F/V STS-50.

"È lodevole che il governo della Tanzania si sia assunto la responsabilità di inseguire la F/V STS-50 oltre la sua giurisdizione nazionale, dimostrando una straordinaria leadership nella lotta regionale contro la pesca INN", ha affermato Peter Hammarstedt, direttore generale delle campagne di Sea Shepherd Global.

Per diversi giorni, la F/V STS-50 è stata inseguita nelle acque delle Seychelles, dove sfortunatamente la Marina tanzaniana non aveva l'autorità per salire a bordo e ispezionare la nave fuggiasca.

Tuttavia, le foto e le altre prove raccolte durante l'inseguimento – compresa la rotta e la velocità della F/V STS-50 – sono state trasmesse alle autorità indonesiane, oltre alle informazioni che hanno permesso loro di intercettare e arrestare con successo la nave.

Una storia di condivisione all'inseguimento di famigerate navi bracconiere

Dal 2014 al 2016 Sea Shepherd ha guidato Operation Icefish, una campagna per fermare i Bandit 6, gli ultimi sei pescherecci illegali di merluzzo che saccheggiavano l'Antartico, culminata nello storico inseguimento di 110 giorni della F/V Thunder da parte delle navi Sea Shepherd M/Y Bob Barker e M/Y Sam Simon. La F/V Thunder venne successivamente affondata dal suo stesso capitano nel tentativo di distruggere le prove, mentre un'altra delle Bandit 6, la F/V Viking, fu intercettata e affondata dalla Marina indonesiana.

Operation Icefish ha spinto il governo ad agire e questo ha portato la fine del resto delle Bandit 6, ma dietro la loro scia si ritiene che la F/V STS-50 abbia iniziato attività di bracconaggio nell'Oceano Antartico.

Sea Shepherd si congratula con il governo indonesiano, la Marina indonesiana e il Ministero degli Affari Marittimi e della Pesca indonesiano per essere leader mondiali nell'applicazione e nel rispetto della legislazione sulla pesca. Sotto la guida dell'Onorevole ministro Susi Pudjiastuti, le autorità indonesiane hanno sequestrato e distrutto 363 pescherecci illegali.

Durante una conferenza stampa a Giacarta, il ministro Pudjiastuti ha sottolineato il fatto che "è possibile per il governo indonesiano confiscare la F/V STS-50 con lo scopo di utilizzarla per il bene pubblico o per demolirla – come ha fatto con la F/V Viking. Il provvedimento da prendere per questa nave deve essere determinato immediatamente.”

"L'inseguimento nell'Oceano Indiano, e il successivo arresto della F/V STS-50, dimostra ciò che è possibile ottenere quando i governi, le forze dell'ordine e la società civile lavorano insieme per combattere la pesca INN", ha affermato Peter Hammarstedt. "Sea Shepherd appoggia pienamente il serio approccio dell'Indonesia nella gestione dei bracconieri, ed è molto lieta che la F/V STS-50 sia ora in loro custodia. Sea Shepherd è anche orgogliosa di aver contribuito all'inseguimento, tramite la nostra collaborazione con il governo della Tanzania, che ha permesso alle autorità tanzaniane di raccogliere informazioni e dati grazie alla M/Y Ocean Warrior che è stata d'aiuto durante la cattura del famigerato bracconiere."

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Per ulteriori informazioni su Operation Jodari: https://www.seashepherdglobal.org/our-campaigns/jodari-2/

Per informazioni e richieste di intervista, contattare: Heather Stimmler, Direttore Media di Sea Shepherd Global
Email: media@seashepherdglobal.org
Tel: +339 7719 7742

FOTOGRAFIE:
- L'equipaggio di Sea Shepherd e i collaboratori tanzaniani sulla M/Y Ocean Warrior durante Operation Jodari. Foto di Jax Oliver/Sea Shepherd.
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- La F/V STS-50 viene inseguita attraverso le Seychelles dalla M/Y Ocean Warrior. Foto di Jax Oliver/Sea Shepherd.
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- La F/V STS-50 nell'Oceano Indiano. Foto di Jax Oliver/Sea Shepherd.
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- La F/V Viking mentre viene affondata dalle autorità indonesiane nel 2016. Foto di Gary Stokes/Sea Shepherd.
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Traduzione a cura di Zoe Casati

Sea Shepherd Global

Sea Shepherd è un movimento internazionale senza scopo di lucro che usa tattiche innovative appartenenti all'ambito dell'azione diretta, al fine di difendere,conservare e proteggere gli oceani del mondo e la vita marina. Fondata  da Paul Watson nel 1977, oggi Sea Shepherd è un movimento mondiale con entità nazionali indipendenti in più di 20 Paesi. Con l’eccezione di Sea Shepherd Conservation Society (SSCS) negli Stati Uniti sono uniti da una comune missione attraverso Sea Shepherd Global, avente sede ad Amsterdam, che coordina comunicazioni,logistica e una flotta di cinque navi che cooperano in campagne in tutto il mondo. Sea Shepherd investiga e documenta violazioni delle leggi nazionali e internazionali inerenti la conservazione e fa rispettare le misure di conservazione laddove sussiste l'autorità legale.

Per ulteriori informazioni visitate il sito: http://www.seashepherdglobal.org

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